Archivio IDRA
Il Gruppo IDRA è un nucleo sovversivo decentralizzato attivo tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. La particolarità di IDRA sta nell'avere accuratamente evitato di lasciare tracce di sè nei media ufficiali, rovesciando la dinamica che vuole l'Artista al centro dei riflettori: IDRA è fluido, interdisciplinare, inseparabile dal contesto in cui agisce. IDRA è l'iconoclastia suicida, la negazione di qualsiasi compromesso con il modello gerarchico.
Quello che segue è un piccolo frammento di storia del Gruppo IDRA, finora rimasta nell'ombra.
Il solo motivo per cui acconsentiamo alla pubblicazione di questo materiale è la fiducia che riponiamo nel MAV e in tutte quelle persone che lottano contro il solido maiuscolismo dell'Arte, del Lavoro, della Scuola, dello Stato. IDRA evapora, la lotta prosegue.
Giorgio Pedivella, Theodor Szworskij
Theodor Szworskij - Senza nome, 1971 (umilia l'arte e mettila da parte)
Theodor Szworskij è stato uno dei maggiori attivisti IDRA.
La sua modalità d'azione più frequente consisteva nel rimpiazzare i cartelli segnaletici di idranti ed estintori, all'interno dei musei, con altri cartelli detournati. Il detournement poteva essere evidente o impercettibie a seconda degli obiettivi; nel secondo caso, a volte passavano diversi mesi prima che qualcuno si accorgesse della sostituzione.
Secondo alcuni esponenti di IDRA, Szworskij era riuscito ad infiltrare le sue opere in più di 150 mostre e musei solo tra il '69 e il '70.
Delle opere di Szworskij non rimane niente o quasi, poichè venivano rimosse e buttate non appena il personale le individuava.
Il seguente testo è tratto da un volantino distribuito all'ingresso del terzo festival di "musica d'avanguardia e nuove tendenze" a Napoli, nel giugno del '73.
Per l'occasione, il Gruppo IDRA propose una performance stradale con idroflauti, vinili rigati e declamazioni al megafono, ma si vide presto costretto a sgomberare a causa dell'intervento della polizia.
"Avanguardia e nuove tendenze": ecco come viene chiamato il pietoso spettacolo dei complessi che, per Apparire, hanno sborsato 200.000 lire all'organizzatore e speculatore del suono Massimo Bernardi.
Solo un imbecille potrebbe spendere soldi per assistere ad un simile evento, alimentando il gioco delle grandi puttane dell'industria discografica per il gusto di vedere altri imbecilli in cerca di fama e gloria.
Non da meno sono la maggior parte di coloro che protestano per ottenere questo stesso spettacolo gratuitamente, senza portare avanti nessuna critica allo status dell'Artista, al ruolo del pubblico, al concetto di cultura e di intrattenimento, alla struttura gerarchica dello Spettacolo. A loro va tutto bene, purchè sia gratuito.
Il Gruppo IDRA è qui presente per offrire uno spettacolo che distrugga il concetto stesso di Spettacolo: uno spettacolo senza palco, in cui tutti possono essere creativi, in cui non servono la tecnica del Virtuoso o la presenza scenica del Divo. Uno spettacolo che non ha bisogno di chiedere il permesso a nessuno, perchè il suono è di tutti, a dispetto di quello che il sistema ci vorrebbe far credere.
Invitiamo inoltre le redazioni dei giornali che hanno accompagnato le proteste degli ultimi anni (Stampa Alternativa & Re Nudo in primis) a correggere il tiro della protesta per portare i proletari ad un livello di maggiore consapevolezza, criticando il sistema partendo dalle fondamenta e non dalle sue manifestazioni più frivole.
Riprendiamoci la musica!