Parlando di malattie
mentali, il discorso gira sempre intorno a due presupposti: esiste
una norma, ed esistono dei deficit. Sulla debolezza del concetto di
norma è quasi inutile soffermarci: essa è il modello a cui il
Sistema ci vorrebbe omologati, per potersi servire di noi. Rinunciate
ad essere, assomigliatevi, siate NORMALI: un popolo di automi è
sempre facile da gestire, per questo l'appiattimento delle persone è
sempre favorito, a discapito del loro arricchimento.
A rafforzare un concetto
debole come quello della norma arriva il deficit: lo psichiatra si
vanta infatti di aver trovato il metro della persona, e prescrive
prelibati psicofarmaci a tutti coloro che non rientrano in
determinate "misure".
La fragilità di questi
presupposti, che lo psichiatra non ha mai messo in discussione, può
permettere di comprendere facilmente il marciume di ogni teoria che
ha avuto fondamenta in essi. Per questo motivo c'è bisogno di una
nuova terminologia che rispecchi la realtà, perchè di teorie
dannose e campate in aria ne abbiamo davvero subite troppe. Quelli
che oggi sono chiamati "malati di mente", altro non sono
che persone ritenute poco funzionali per la società. Come
possiamo notare, la persona viene misurata e valutata in relazione
alla sua efficienza lavorativa; il Culto del Lavoro è sempre
dietro l'angolo quando si commettono i peggiori crimini. Queste
persone provano gli stessi sentimenti di tutti gli altri, ma il loro
modo di relazionarsi ai contesti e all'altra gente è troppo
personale e poco standardizzato per essere accettato. Lo stato premia
la norma, il mondo è a misura di normodotato: chi vive
la propria individualità in modo alternativo viene "corretto",
represso ed emarginato.
Al
contrario, coloro che vivono la propria vita disfandosi di ogni
volontà propria, che non hanno mai messo in discussione una delle
regole o delle usanze a loro imposte, coloro che non hanno più
un'identità oltre a quella che è stata offerta loro durante anni e
anni di Istruzione e Lavoro, essi sono premiati ed elevati a modelli
sociali. Nella società acratica mavvista, queste persone dovranno
seguire un programma di riabilitazione speciale, poichè la
funzionalità sociale/lavorativa non sarà mai importante quanto
l'essere funzionali alla propria individualità –
e loro non ne sono più capaci da tempo.
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