Sul
finire degli anni Settanta, la diffusione delle audiocassette permise
di allargare la concezione di "musica" e "musicista":
chiunque possedesse un registratore a nastro e un po' di fantasia
poteva agire da piccola etichetta indipendente di sé stesso e
mettersi in contatto diretto con altri che, come lui, stavano
sperimentando in modo ludico le potenzialità di questo mezzo: fu la
nascita della cassette culture e
del tape network,
primo indiscusso risultato dell'unione fra musica e rete.
Ed
eccoci ad oltre trent'anni dal momento di massima esplosione del tape
network. Il paradigma della rete è arrivato alle masse, dando un
ulteriore e definitivo colpo al sistema della musica.
Dall'avvento del web 2.0, siamo stati travolti da una cascata di musica indipendentissima che nessuno potrà mai più arrestare.
E c'è chi, come Hal McGee, ha vissuto entrambi i momenti ed è in grado, ad oggi, di unire intelligentemente l'approccio della cultura analogica del mangianastri a quello frenetico e immediato della rete digitale.
Il risultato è il MOMA - Museum Of Microcassette Art (sulla falsariga del MOMA newyorkese), un archivio di registrazioni su microcassetta che ha raccolto più di 120 adesioni da musicisti - e rumoristi - di tutto il mondo.
McGee, già autore del Microcassette Manifesto, ha provveduto ad inviare i nastri vergini a tutti gli aderenti al progetto, con la sola consegna di riempirli secondo il proprio gusto, provvedere ad una microcopertina il più creativamente possibile e riinviarli a lui per essere infine digitalizzati e pubblicati nel catalogo MOMA.
Dall'avvento del web 2.0, siamo stati travolti da una cascata di musica indipendentissima che nessuno potrà mai più arrestare.
E c'è chi, come Hal McGee, ha vissuto entrambi i momenti ed è in grado, ad oggi, di unire intelligentemente l'approccio della cultura analogica del mangianastri a quello frenetico e immediato della rete digitale.
Il risultato è il MOMA - Museum Of Microcassette Art (sulla falsariga del MOMA newyorkese), un archivio di registrazioni su microcassetta che ha raccolto più di 120 adesioni da musicisti - e rumoristi - di tutto il mondo.
McGee, già autore del Microcassette Manifesto, ha provveduto ad inviare i nastri vergini a tutti gli aderenti al progetto, con la sola consegna di riempirli secondo il proprio gusto, provvedere ad una microcopertina il più creativamente possibile e riinviarli a lui per essere infine digitalizzati e pubblicati nel catalogo MOMA.
Sebbene
queste indicazioni possano sembrare vaghe, l'operazione sembra avere
delle modalità/finalità ben precise - mediumessaggio! - dettate dal
mezzo di registrazione (microcassette recorder), quello di diffusione
(web) e dal modo in cui è stato impostato tutto il lavoro:
- godere della musica in quanto attività quotidiana, documentabile ma non circoscrivibile ad un prodotto
- offrire la propria esperienza come dono ad una comunità, come dice lo stesso Hal McGee: "When an artist gives an album to the MOMA community, essentially they are giving a gift, which is in a sense, giving something of themselves as a being. A gift of this kind of personal art, which bears so much of the being of the artist, carries with it various obligations on the part of the persons who accept the gift".
- godere della musica in quanto attività quotidiana, documentabile ma non circoscrivibile ad un prodotto
- offrire la propria esperienza come dono ad una comunità, come dice lo stesso Hal McGee: "When an artist gives an album to the MOMA community, essentially they are giving a gift, which is in a sense, giving something of themselves as a being. A gift of this kind of personal art, which bears so much of the being of the artist, carries with it various obligations on the part of the persons who accept the gift".
Queste
sono le ragioni per cui il MAV
- Movimento per l'aRTE Vaporizzata
è stato ben lieto di prendere parte all'iniziativa, e l'ha fatto con
MoMAV,
un nastro in cui il limite che separa vita e performance viene
progressivamente dissolto: dalle improvvisazioni stradali
elettroniche, elettroacustiche o anche puramente vocali del lato A,
in cui è possibile godere di un Nembrini riverberato un Busatto
sadochitarrista un Balice che picchia i cartelli un Saccoccio in
dialogo coi motori e molto altro ancora, alla registrazione di buona
parte del Rituale
della Tensione Continua
nel
lato B, tenutosi nell'ambito del secondo Noise Fest veneziano, in cui
ai nomi sopracitati si aggiungono Mattia Niero al mixaggio e Roberto
Guerra declamatore di versi futuristi, dalle sue prime composizioni
degli anni '80 a quelle più recenti.Museo
dell'arte della microcassetta e movimento per l'arte vaporizzata:
l'incontro di due testimonianze di ciò che può essere l'avanguardia
oggi - interessante, a questo proposito, la discussione nata da una
domanda di Hal alla MOMA community: "is
MOMA dada?",
questione ancora aperta nella quale si è delineata la voglia, da
parte di alcuni, di proseguire nel proprio percorso con lo stesso
spirito che un secolo fa alimentò dada.
MoMAV, MAV e MOMA: diversi livelli del fare rete, la medesima volontà vaporizzatrice.
MoMAV, MAV e MOMA: diversi livelli del fare rete, la medesima volontà vaporizzatrice.
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