martedì 27 ottobre 2015

The Italian Futurism for Zoltan Istvan: Zoltan is Message and Massage

info MAV  *Museum of Microcassette Hall McGee




2016 Transhumanism Manifest  
The Italian Futurism for Zoltan Istvan: Zoltan is Message and Massage*


In the name of Italian Futurism (literary group), since long time really (Transvision 2010, Milano)
synergetic to  Transhumanist Movement, are declaring  without any doubt, our total an unconditionated adhesion to American  Transhumanist Party and his great leader Istvan Zoltan promoted with a very effective mediatic campaign . Paraphrasing the most famous slogan of Marshall McLuhan, and his own  net-cultural successor Derrick de Kerckhove: “Zoltan is Message (and Massage)”. So Zoltan is Message (and Massage) We wish answer in this way to certain International and especially english Transhumanism which  in these days are taking  position   against  Zoltan candidate for President in  USA Elections  2016 with a petition and an official  "manifest "of English Transhumanist Party.  The problem is which isn’t a question of   different opinion in Transhumanist movement, but unfortunately there are political dynamics and polemics which We, as Italians , known very well  , typical of passatist parties and istitutions, except maybe partially,  Five Stars Movement of Comedian  Beppe Grillo (.and movement of the web still primitive ...). In fact if there were only some divergence rather American Transhumanist Party of  Zoltan Istvan, transhumanists "antitranshumanists"  wouldn’t promoted a petition , or wrote an specific English "manifest" against Zoltan : 1. Instead they would be limited themselves to comunicate their critics and divergences 2. Then English Transhumanist Party wouldn’t revenged his traditional structure (registered) against the brave and revolutionary 2.0  choice   Zoltan’s Istvan movement. 3. Then they would had manifested agreement of program of American Transhumanist Party and confirmed their sustain of Zoltan Istvan for President in   USA Elections 2016. As We are brightly declaring in our Italian Counter-Manifest. Naturally, for extreme exigency of transparence and really multitasking democratic in Transhumanist International Movement all voices ,included those of people which signed a petition and all others which manifested their doubts, throw the English Transhumanist Manifest, about the presidential candidature in USA Elections 2016 of Zoltan, remained valid and  over the cultural e scientific levels. By the way, in order of our opinion, petition and English manifest are simply relevant politic and mediatic errors caused from an old nasty and harmful political practice. In favor of this thesis, Istvan has explained during an interview (by R. Guerra) the number very tiny of petition subscribers, absolutely not interesting and relevant in debate about a very important political elections (So both, the English petition and manifest are real political novices  proof!!!).
We will repeat Zoltan is Message and Massage! (3.0). 


* (translate-traduzione di R. Galante)

**ITALIAN ORIGINAL AND INFO WRITERS

Roby Guerra, writer and blogger - Lorenzo Barbieri writer and sociologist - Pierfranco Bruni writer and director archaeologist *del MIBACT (Ministero Italiano Beni Culturali) - Sandro Battisti science fiction writer - Antonio Saccoccio writer and netfuturist -Emmanuele Pilia architect and curator ALTA laboratory transarchitettura - Giancarla Parisi Contemporary Artist - Cristiano Rocchio writer and philosopher - Pierluigi Casalino writer - Raimondo Galante writer 


martedì 13 ottobre 2015

2015 Futurismo g-astronomico contro il Veganismo


Uno spettro si aggira nel XXI secolo della crisi epocale e di miliardi di umani destinati a patire la fame nel 2030, circa 10/20 miliardi di unità umane a base carbonio previste, salvo urgentissime rivoluzione scientifiche culturali! E' il Veganismo che già inquina i liberi stomachi e intestini occidentali e tecnofuturisti contemporanei. Già pare milioni di fanatici patetici che prendono per il culo i nostri antenati caccia e raccolta, paranoidizzati dalla loro (pseudo) filosofia New Age delirante e degna di ospedali psichiatrici. Persino Basaglia, non solo Marinetti o Ezechiele Lupo cacciatore doc si rivoltano nella tomba e nei cartoni animati. Il veganismo, ovvero coloro convinti di vivere in mente sana in corpo sano rinunciando al nostro DNA, piaccia o meno, Carnivoro, persino il Pesce e le Uova!, mangiando pseudo cibarie nutrienti è uno dei grandi sintomi della follia antifuturo e antiscientifica dilagante in questo inizio 2000. Esiste già oltre a un'orda sempre più diffusa di credenti in questa nuova religione, anche un incredibile business, con la collusione di autentici ciarlatani naturopatici pseudo medici e pseudo dietologi: e i soliti infami massmedia: sarebbero da arrestare per i danni che già provocano molto direttamente nei loro figli eventuali di questi genitori in deficit sinaptico, negando loro quella forza della carne necessaria persino per la maturazione neurobiologica e neuropsicologia ancora in progress e incompleta, come noto alla nascita. La pseudofilosofia criminogena è direttamente derivata dalla follia pseudoecologica dei vari Una Bomber e Latouche o altri bufalatori che svanverano sulla decrescita (IN) felice. In un mondo dove, tutt'oggi, miliardi di persone le bistecche se le sognano per tutta la loro (spesso brevissima vita). I vegani vadano a fare i missionari contro la carne e McDonald nei paesi del terzo quarto mondo, nei Biafra diffusi ancora in mezzo Pianeta Terra! Dal punto di vista futurista la nostra diagnosi è senza alcun appello. Passino i vegetariani non ortodossi, libera scelta e comunque un poco di carne, non essendo dei talebani del cibo, almeno di notte ogni tanto se la mangiano, ma i Vegani sono un pericolo per l'umanità!. Già i primi studi oggettivi e su basi scientifiche, dopo alcuni decenni di diffusione di tale diversamente cucina da cerebrolesi, rivelano altro che sana alternativa alimentazione. Hitler e Stalin, come noto vegetariani, ovvero i più grandi cannibali umani simbolici della storia, oggi renderebbero obbligatorio il veganesimo in tutti i lager e i gulag, magari con la certificazione dell'Unione Europea finanziocratica e fobicizzata sul risparmio anziché sullo sviluppo! Se noi futuristi un secolo fa abbiamo abolito la pastasciutta perchè appesantiva l'italiano nuovo, guerra futurista agli obesi e ai bulimici, oggi più scientifici, aboliremo letteralmente i vegani: una sana rialimentazione a base di flebo di OGM e bistecche liofilizzate da Astronauti, altrimenti, cosi già mal ridotti i Vegani creperebbero all'istante.
Poi agli arresti alimentari presso McDonald fino a quando non si risveglieranno dall'Ictus area del sapore del desiderio e della sana aggressitvità darwiniana e ordineranno direttamente su Internet 365 fiorentine al sangue! Persino i futuri robot o cyborg senzienti, saranno umani sul serio quando ordineranno Fiorentine, altro che finocchi o macrobiotiche varie o la Novella Cucina vegana, appunto peggio della buffonata planetaria radical chic di certo Cheffismo da diversamente paleoborghesi annoiati e con la pancia piena! O in veralternativa, tutta la carne meravigliosa ancora sconosciuta prevista dal manifesto della cucina futurista della imminente metà del secolo XXI grazie ai nascenti nano OGM via stampanti 3... 4 ... 5 D! Il Futurismo G-astronomico che verrà! 

   di Roby Guerra

domenica 11 ottobre 2015

Eine neue Herausforderung für das 21. Jahrhundert: Zentralismus gegen Zentralisierung (K.P. Schneegass + A. Saccoccio)

INTERFUTURISTISCHE BEWEGUNG

Eine neue Herausforderung für das 21. Jahrhundert:
Zentralismus gegen Zentralisierung

Antonio Saccoccio; Freitag, den 9. Oktober 2015 um 17.48 Uhr MESZ
(“Interpretierende“ Übersetzung aus dem Italienischen von
Klaus-Peter Schneegass; Samstag, den 10. Oktober 2015 um 21.00 Uhr MESZ)

Wer heutzutage in der Politik noch von RECHTEN oder LINKEN spricht, hat wahrlich nichts als die Ruinen ideologischer Relikte im Kopf.
Der dürfte ein Kerl sein, den man ruhigen Gewissens in einen vollgestopften Laden voller Antiquitäten verbannen müsste! Denn die aktuelle politische Agenda sieht vor, dass man jetzt dringlich über Dezentralisierung und Zentralismus bzw. über Globalisierung und Vermassung zu debattieren hat. Der verbleibende Rest an Diskussionsstoff besteht demgegenüber dann tatsächlich nur noch aus überdrüssigem, abgeschmackt fadem und todbringendem Geschwätz.
“Die Jugendlichen des neuen Jahrtausends sprechen selten in Kategorien wie RECHTS und LINKS oder Kapitalismus und Sozialismus. Ihr Urteilsvermögen über das politische Verhalten entspricht einem gänzlich anderen geistigen Schema: Worauf sie hauptsächlich achten, ist hingegen, ob die Leitlinien der institutionellen Realitäten, seien letztere Regierungen, Parteien, Unternehmen oder das Schulsystem, in sich geschlossene dem Eigentum verbundene Modelle bilden – oder aber einem weit verzweigten, kollaborativen, offenen, transparenten und paritätischen Modell folgen, das letztlich Ausdruck aufgeteilter Machtstrukturen ist.“
(Jeremy Rifkin, *26. Januar 1945 in Denver/Colorado, US-amerikanischer Soziologe, Ökonom und Publizist: https://de.wikipedia.org/wiki/Jeremy_Rifkin)


La nuova sfida del XXI° secolo: centralismo versus decentramento
Antonio Saccoccio – venerdì, ottobre 09, 2015 alle ore 17.48

Chi parla di destra e sinistra è davvero un rudere, un arnese da relegare in una bottega d’antiquariato. Oggi bisogna solo discutere di decentramento e centralismo, di globalizzazione e massificazione. Il resto è davvero una chiacchiera fastidiosa, insulsa, mortifera.
«I ragazzi del nuovo millennio parlano raramente in termini di destra e sinistra o di capitalismo e socialismo. Il loro giudizio sulla condotta politica risponde a uno schema mentale molto diverso. Ciò cui guardano è se il comportamento delle realtà istituzionali, siano esse governi, partiti, imprese o il sistema scolastico, segue un modello centralizzato, gerarchico, patriarcale, chiuso, legato alla proprietà o un modello distribuito, collaborativo, aperto, trasparente, paritario, espressione di potere laterale».
(Jeremy Rifkin, Denver, 26 gennaio 1945 è un economista, attivista e saggista statunitense: