Protagoniste della lotta alla massificazione nel passato già furono i numerosi movimenti proletari, le aggregazioni, l'arte e la musica in primo piano.
La tendenza maggioritaria è di rappresentare la lotta alla massa e alla massificazione come una aggregazione di persone dalle idee similari ed un obiettivo prestabilito volto alla demolizione delle fondamenta del 'sistema massa'.
Già in svariate occasioni si è potuto notare come tali misure potessero unicamente dimostrarsi temporanee, e successivamente modaiole (e dunque conseguentemente fallimentari).
Non mi soffermerò sul dare una vera e propria definizione di 'sistema massa', dato che per ogni soggetto può subire delle personali variazioni. Mi limiterò a rappresentarlo come una condizione di coesione maniacale controllata e controllabile (ma non certo dai soggetti protagonisti della massificazione).
Dimostrabile è l'esistenza di uno stato di manipolazione mentale e di sentimento condivisibile di mancanza d'aria.
Il 'sistema massa' come tutti i circoli viziosi ha già previsto come parte del pacchetto la lotta a se stesso, solo che questo rende ad esso la potenzialità di rinnovarsi e quindi di stare al passo coi tempi, rendendosi spesso accettabile dalle mentalità presentiste e modaiole.
LA PROPOSTA E' DUNQUE L'ESTRANIAZIONE TOTALE, L'ISOLAMENTO PIU' EFFERATO, L'ASOCIALITA' PIU' CAPARBIA DA OGNI QUALSIVOGLIA FORMA DI LOTTA ALLA MASSA, TENDENZA ALL'AGGREGAZIONE, SOLUZIONE AGGREGATIVA E DI RENDERSI CON NECESSARIETA' ESENTI DALLA PROTESTA GENERALE.
La non-protesta disgiunta può oggi rappresentare la vera forma di lotta alla massa, la quale a differenza della protesta organizzativa non si pone scopi aggregativi e sociali e quindi non cancerizza le idee.
SI!
RispondiEliminaebbene sì...
RispondiEliminala sola lista di mavvisti è piena di gente diversa che fa cose diverse, e va bene così.
la rete valorizza e arricchisce gli individui,al contrario di qualsiasi sistema gerarchico, sia esso mediatico, politico o musicale!