martedì 23 ottobre 2012

Lo storico dell'arte Vitaldo Conte sul Futurismo contemporaneo

"Il Futurismo non è soltanto una molteplice possibilità di creazione, è anche un modo di vivere, attraversando emozioni e rischi, per opporsi alle normalizzazioni della vita. Vivere da futurista è stato (continua a esserlo per chi si sente di riproporlo) un modo per rivoluzionare comportamenti dell’esistenza, dichiarando guerra al passato e agli stereotipi correnti. L’esigenza di un pensiero, che passa attraverso un manifesto, “rivive” in diverse attuali espressioni, che vanno dalla ribellione dell’azione artistico-culturale a quelle del concepire un diverso scenario politico-sociale, come accade nell’area del “non conforme”.

Ritengo che diverse siano le emergenze di questo TransFuturismo. In primo luogo le varie declinazioni del Net.Futurismo, che “ha avvertito l’esigenza di rinnovare la battaglia futurista, adattandola alle attuali condizioni e sensibilità socio-culturali: in primo luogo interpretando il momento di transizione che ha comportato la grande rivoluzione informatica e digitale”. La tecno-fantasia futurista permette un rapporto vivente con l’estetica del quotidiano. La tecnica e la scienza diventano una estensione anche del nuovo  Futurismo, declinandolo in un pensiero prevalentemente scientifico, come accade nel movimento del Transumanismo italiano".


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